Come capire qual è il numero giusto di slide da usare in una presentazione? E il numero di slide dipende solo dal tempo a disposizione?
Il presentation guru Guy Kawasaki ha provato a risponderci con una formula, la regola del Powerpoint 10-20-30, cioè ci suggerisce di utilizzare 10 slide se ci vengono dati 20 minuti, mentre il 30 finale si riferisce alla dimensione minima che i caratteri devono avere all’interno della slide.
Non è affatto scontato che per un seminario di 30 minuti tutti i relatori abbiano bisogno dello stesso numero di slide. Nella realtà non esiste una regola sempre valida e quando pensiamo al numero di slide che deve avere una presentazione, più che pensare che questa sia una variabile legata al tempo, è più efficace pensare che sia legata al contenuto: cioè con quante slide, in base al tempo a disposizione e al contesto, io riesco a comunicare al meglio il contenuto per il pubblico?
Quando Kawasaki ha creato questa formula pensava ai contesti tipici di startup e elevator pitch, in cui si ha poco tempo per convincere un potenziale investitore ed avere delle limitazioni rispetto al numero di slide può essere molto utile, specialmente per chi tende ad abbondare con i contenuti.
Però, in linea generale, è rischioso legare il numero di slide unicamente al tempo a disposizione: per esempio, anche per un elevator pitch di 20 minuti potrei avere necessità di inserire 13 slide e non 10 perché 3 slide contengono un’immagine del mio prodotto da diverse angolazioni, che farò scorrere molto molto velocemente. In questo caso il numero di slide aumenta ma il tempo utilizzato rimane lo stesso.
Attenzione perché dicendo 10 slide, 20 minuti, rischiamo di incorrere anche nell’errore di pensare che poi sia necessario soffermarsi 2 minuti su ogni slide, ma non è così: le slide non sono tutte uguali e su alcune ci soffermiamo più tempo su altre corriamo veloci e proprio in questo modo creiamo ritmo.
Ci può aiutare distinguere tra slide dense e slide leggere.
Le slide dense, come dice il nome, sono quelle più cariche di contenuto: l’impatto per il pubblico è di tipo quantitativo. Le slide leggere possono anche avere un solo contenuto per slide, una sola immagine o parola e per questo motivo hanno una forte carica emozionale.
A volte le slide dense ci aiutano a creare una fotografia d’insieme e quindi a evitare la frammentazione delle informazioni, ma in generale le slide leggere ci aiutano a mantenere lo speech più coinvolgente perché presentiamo al pubblico solo quello che stiamo dicendo in quel momento con il vantaggio di valorizzare appieno il contenuto e mantenere altissima l’attenzione del pubblico, non anticipando niente di quello che verrà detto dopo.
Inoltre, su una slide leggera l’attenzione verso il relatore è molto più alta perché deve leggere meno contenuti sulla slide: la distrazione è minima. Quando invece facciamo un discorso emozionale di fronte a una slide molto densa la risonanza è minore perché oltre che dallo speaker, l’attenzione del pubblico sarà catturata – o, peggio ancora, spenta – dalla slide.
Finora ti ho fornito delle indicazioni utili per imparare a valutare il numero di slide da usare, di volta in volta, nelle tue presentazioni e sfatare il mito che “più slide uguale più tempo necessario per l’esposizione”. A volte con una presentazione più lunga (contenente più slide) si potrebbe addirittura andare più veloci perché, diminuendo il contenuto sulla singola slide, la comprensione per il pubblico risulta più semplice e quindi immediata.
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Anna grazie per il tuo articolo. Spieghi in modo semplice e sai quello che dici…brava!!!
Grazie 🙂
A presto e buon lavoro
Grazie, sei bravissima!